venerdì 10 agosto 2007

ADDEBITI

Sapete cosa sono?
Spiego.
Si vende un prodotto, meglio come dico io, un'idea.

La mia azienda per la vendita mi riconosce una provvigione, diciamo dal 4 al 5%, in base al venduto di un mese intero.
Poi, dopo circa 40 gg, si effettua la consegna.
Se, a seguito della consegna, si registra un errore , anche minimo, da parte di chi ha venduto, l'azienda toglie la provvigione (poi in seguito approfondiremo il concetto).
Può capitare che per certi errori, piccoli, la perdita della provvigione bruci le orecchie!
Allora un venditore cerca di minimizzare il suo danno - anche perché l'azienda non fa nessuna distinzione e - dico io - non cerca di minimizzare il danno del suo collaboratore.

Per minimizzare il mio danno decido di intervenire di persona o di pagare di persona quanto serve alla sistemazione.
Ed ora un esempio.
Vendo una cucina, nel corso del progetto si modifica, in accordo con il cliente, l'altezza di una penisola; prima della modifica si prevede sotto la penisola una cassettiera su ruote.
Alla stesura dell'ordine mi dimentico di abbassare anche la cassettiera in relazione alla nuova altezza della penisola.
In consegna la cassettiera risulta errata.

Dimenticavo, visto il costo delle ruote per la cassettiera su listino del fornitore, decido di comprarle io e le consegno al cliente, in modo che siano a disposizione al momento del montaggio.
Per evitare di vedermi decurtata la provvigione su una vendita di circa 6.000,00 €., mi accordo con colui che ha effettuato la consegna perchè provveda a modificare la cassettiera e pattuiamo che io gli pago, per il lavoro, la somma di 50,00 €.
Passano i giorni, lo chiamo spesso, lui promette, ripromette, ripromette, ma la modifica non la fa.
Io faccio una pessima figura con il cliente ed alla fine anche con l'azienda per cui lavoro.
Un giorno non ci sono, viene il cliente in negozio, parla con il direttore, che nel frattempo, anche sentendo una telefonata e un dialogo tra me e il montatore, qualcosa ha intuito.
Stamattina rientro, dopo il mio riposo settimanale e mi dicono che per domani il montatore farà il lavoro.

In un certo senso, spero sia vero e che si chiuda questa storia.
Devo però fare alcune considerazioni:
a) un regime troppo rigido di punizione del venditore per errori sulle vendite non fa' bene, ne all'azienda, ne al venditore, ne ai clienti.
b) non si deve indurre, per mancanza aziendale di controllo e di verifica dei fatti, il venditore ad agire al di sopra l'azienda.
c) il collaboratore, avrebbe dovuto, seriamente, fare quanto aveva pattuito e deciso con me, non farmi fare le brutte figure
d) giusto penalizzare chi sbaglia, ma con logica e moderazione; del resto siamo tutti nella stessa barca, navighiamo insieme e dal punto di vista morale dobbiamo tutti creare ricchezza reciproca all'interno della stessa struttura commerciale; si deve creare un sistema che unisce e non portare avanti comportamenti che dividono.
Questa storia alla fine non ha fatto altro che dividere/allontanare il venditore dall'azienda, il venditore dal montatore e anche il montatore dall'azienda: tutto questo per un modo aziendale che non e' il massimo della collaborazione e dell'efficienza.
T.S., era contentissima fino a ben dopo la consegna, oggi credo sia molto meno contenta, e solo per una promessa di un collaboratore che non è stata mantenuta.

Inoltre, la signora, non sapendo, giustamente, i rapporti interni all'azienda, non può giudicare quanto le accade e giudica solo le persone che per giustificarsi con lei si arrampicano sui vetri.

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