venerdì 3 agosto 2007

LA SO FARE A "U"

Il primo racconto:
tre mesi fa una cliente, è venuta in negozio con la mamma per scegliere la cucina della sua nuova casa.
Mi ha spiegato l'ambiente dove doveva essere posta la sua nuova cucina, le misure, i colori e tutto quello che poteva essermi utile per un progetto che fosse in grado di esaudire le sue attese.

Naturalmente, come mi hanno insegnato - perché chi domanda guida [se ne parlerà spesso] - ho fatto a lei ed alla mamma, tante domande, ben distribuite e tutte finalizzate a fare il miglior progetto possibile in grado di esaudire le attese.
Ad ogni domanda una risposta e ad ogni loro risposta la motivazione trasformata in particolare che fosse in grado di essere accettato e piaciuto. Alla fine della progettazione la presentazione del prezzo, il disegno e molte dettagli sempre adeguatamente spiegati.
Ho visto in loro la soddisfazione.
Non ho insistito per la scelta, anzi, come sempre mi esprimo "Se vi piace andate a casa guardatela e vedetevela all'interno dell'ambiente, vedete come possiamo migliorarla e poi, se volete, tornate..."
Grazie Signora, grazie Signorina, grazie Signor... [come mi chiamo?] svelo l'arcano... Gianni.
Siamo certe che torneremo.
Passano tre, dico tre, giorni...
Tornano.
Acquistano, senza indugi, senza modifiche, chiedono solo un po' di sconto... certo che avranno lo sconto, decide il mio capo D.L.
D.L. fa lo sconto e loro sono contente, contente del progetto, contente dell'idea, contente delle motivazioni che le spingono alla scelta, contente del prezzo.
Scrivo il contratto e mi versano la caparra confirmatoria.
Passano un po' di giorni...
Redigo gli ordini per i fornitori.
Due ordini: il primo per il produttore della cucina, pezzi, mensole, zoccoli, elettrodomestici.

Il secondo: ad un fornitore fidatissimo faccio realizzare il top: la cucina è a "u" con una colonna sull'angolo di destra; non si tratta di un top facile e pertanto decido di affidarne la lavorazione a chi mi offre buone garanzie per la sua realizzazione.
La ditta H. del gruppo L. della provincia di Macerata.
Il mio ordine passa il vaglio del mio direttore di negozio: viene bocciato perché è molto facile che la mia richiesta per il top sia errata: faccio cose troppo complicate - mi dice - e mi invita a chiamare la cliente per modificare. Io non la vedo come lui: lo dico e lo rassicuro.

La cosa sembra finire in questo modo.
Passano 2 giorni: mi chiama la mamma della mia cliente e mi dice di aver ricevuto una telefonata dal mio direttore con la quale le annunciava fantomatici problemi che avrebbe dovuto vedere con me!
Al rientro in negozio dopo pranzo vado dal direttore e chiedo informazioni... Mi dice quanto avevamo già' definito da giorni.

Rispondo che sono tranquillo e che, male che vada, la colpa sarà' solo mia e tutta mia, che male che vada, se sbaglio la figuraccia sarà' mia e solo mia e che loro possono sempre togliermi le provvigioni della vendita!!!
Non mi sembra convinto ma decide di mandare avanti l'ordine.
Io parlo con la mamma della mia cliente... la rassicuro, ma mi sembra che ormai anche lei ha dei dubbi (e pensare che era la più entusiasta), comunque fino a qui tutto bene...
E dopo parlo anche con la mia cliente... lei crede un po' di più' in me!
Si sente tranquilla perché, mi dice, ha visto che sono stato molto attento ed ha notato la perizia con cui ho anche visionato e preso le misure dell'ambiente.
Passano 45 / 50 gg.
Arriviamo alla consegna:
Consegnamo di sabato mattina.
Alla fine va' tutto bene, i soliti particolari da rivedere, manca un angolare dell'alzatina, un gambone penisola posizionato diversamente dal progetto, diversa sistemazione delle mensole, una mensola arrivata non sagomata e tagliata (come poteva dal montatore) sul posto, un cassettone arrivato non a vetro.
Top perfetto
Progetto piazzato esattamente - a parte una zoccolatura e la posizione del gambone da me poi riposizionato - top perfetto.
Si, avete letto bene: top perfetto, ad " u " !
Quel top che era frutto di un progetto cosi' complicato è stato richiesto perfetto e piazzato perfettamente.
La mia cliente è contenta.
Io sono contento.
Dico al mio direttore che tutto è andato come da progetto, ma mi chiedo se lui e' contento.

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